Latest posts

La distillazione artigianale in Sicilia

Ritorniamo a qualche anno indietro, ed in taluni aspetti a qualche secolo fa.

Un  treno che viaggia alle prime luci dell’alba, dei vagoni che si sganciano per entrare nella stiva di una nave, che strana sensazione direte, eppure è la consuetudine di chi tornando dal continente industriale dell’Italia, si dirige verso la Sicilia.

La stanchezza per le lunghe ore trascorse a guardare dal finestrino, intervallate da brevi dormiveglia, viene lasciata alle spalle dall’odore che giunge dal ponte di comando, gli arancini caldi, cominciano a profumare ed è proprio il momento di uno spuntino classico per chi conosce il prodotto.

Su allora di corsa, la traversata in mare dura solo un ora, ma in realtà a questa motivazione istintiva, ne sopraggiunge un’altra ben più importante, il profumo di casa è ancora più forte di quello di frittura, la natura mediterranea ricca di odori e di ricordi si incunea prepotentemente dalle correnti dello stretto.

Riparte il treno, nonostante in questo tratto il viaggio rallenta, il cuore corre veloce a ritrovare i volti di chi ti ha salutato alla partenza e soprattutto di chi ti sta ancora aspettando al tuo rientro.

I tuoi luoghi impressi nell’anima, tornano nelle immagini che scorrono dal finestrino, campi fioriti ed antiche fabbriche dismesse di quella che fu l’industria della Sicilia di inizio ottocento.

In quella natura che da l’essenza alla dieta mediterranea ed in quelle fabbriche dismesse da secoli, nasce il desiderio di ritentare e ripartire questa volta al contrario, per dare un significato anche alimentare e digestivo soprattutto che poi è la vera essenza del buon cibo, poiché fra gusto e retrogusto, tra parte soffice e parte croccante, che spesso si sente pronunciare quale corollario di un buon piatto, quello che bisogna ottenere è la capacità di assimilare e digerire quel cibo tanto buono. La dieta mediterranea altro non è che la possibilità di cucinare dotando i piatti di quella parte vegetale (alcalinizzante) che tanto aiuta la digeribilità dei cibi, e perché quindi non cercare di realizzare la stessa cosa con le bevande? Riprendendo i principi che si utilizzavano in quelle fabbriche dismesse, dove Benjamin e Joseph nel 1800, ma ancor prima John e l’erborista Paolo che curava con il chinino, avevano fatto nascere la pratica del vino Madeira e la distillazione dell’acquavite di vino bianco.

Per noi che di sogni ci nutriamo da una vita, memori delle esperienze erboristiche, l’istinto di creare i distillati tradizionali siciliani, ci è sembrata cosa assai immediata, se soltanto si ipotizza l’importante apporto alcalinizzante, che al pari dei vegetali mediterranei di provenienza, essi conservano dopo la distillazione.

Poco importa che in realtà di distillati siciliani non se ne conoscano ancora, oppure non se ne producono più, ma questa è una storia, che diviene insieme a noi e che andremo a rivedere man mano con il processo delle cose.

Da subito una new entry il distillato di miele Ibleo, qualcuno di voi si starà chiedendo, ma questo miele lo abbiamo già sentito nominare, ma è lo stesso che citava Virgilio nelle Bucoliche? Quale Miele di Ibla? Oppure quello in cui venne inumato il corpo di Alessandro Magno e grazie al quale Augusto (imperatore romano) dopo 300 anni dalla sua morte, riuscì a vedere il volto del grande condottiero dell’antichità?

Esatto vi rispondiamo noi, proprio quello, il miele di “Satra” o Timus capitatus Ibleo, su cui in specifico articolo andremo a commentare, divenne nel 2018 il primo soggetto del nostro progetto di creazione dei distillati artigianali siciliani. Tale fu la rinomanza che il Ministero dell’industria, artigianato, pesca, nel giugno del 2021, ha voluto riconoscere questo importante distillato: Acquavite di miele Ibleo, quale prodotto Tradizionale Italiano, Distillato di Sicilia, ma anche l’EMMA: European Mead Makers Association, l’associazione internazionale di produttori di idromele, non è sfuggita alla novità e così nel 2020, all’ Aphrodision 664 (questo il suo nome, dalla tradizione greca del territorio) è stata riconosciuta la medaglia d’oro, quale miglior prodotto da acquavite di miele al mondo.

Nuovi ed interessanti progetti sono seguiti ed altri sono in corso di maturazione, presto i dettagli nello specifico.  

Leave a comment